media
06 marzo 2023

Grasso addominale: da cosa dipende e come ridurlo

Il grasso addominale è un tipo di grasso difficile da smaltire. Può avere origini varie, ma una cosa è certa: non si tratta solo di un problema estetico.

ll grasso addominale è un accumulo adiposo che si concentra sotto i muscoli dell’addome: per questo è chiamato anche grasso viscerale.

È difficile da smaltire e può rappresentare un pericolo per il nostro stato di salute. È infatti una tipologia di grasso particolare, perché rilascia molecole che influenzano l’appetito, il rilascio d’insulina, il metabolismo lipidico.

Una sua presenza eccessiva, quindi, può causare diversi problemi di salute come infertilità, diabete di tipo 2, problemi cardiovascolari.

Le cause del suo accumulo possono essere diverse, ma si possono ricollegare essenzialmente alle cattive abitudini a tavola.

Una dieta scorretta, cioè molto calorica e ricca di grassi saturi, è tra le cause principali del grasso sottocutaneo.

Ma le cause possono essere anche altre: nell’uomo sono spesso genetiche o legate alla postura, oltre che alla sedentarietà. Nella donna sono molto legate alle variazioni ormonali, come durante la menopausa.

L’alleata principale per contrastare il grasso addominale è l’alimentazione: alcuni nutrienti che generano acidosi devono essere abbandonati per iniziare ad innescare un processo di alcalinizzazione che aiuti i tessuti a detossinarsi.

Alcolici, bevande addizionate di gas e zuccheri e caffè devono essere eliminate. Il consumo di carni rosse deve essere limitato il più possibile, favorendo invece alcuni tipi di carni bianche da allevamenti naturali e pesce azzurro.

Pasta e pane prodotti con farine raffinate devono essere sostituiti con alimenti a base di farine integrali e senza glutine. Formaggi e latticini in genere devono essere ridotti e in certi casi eliminati per un certo periodo.

E’ importante introdurre le verdure crude, consumare la frutta lontano dai pasti e mai associata ai carboidrati o a proteine animali. Bere molta acqua naturale durante la giornata, magari con del limone e consumarne una quota ridotta durante i pasti per favorire una digestione più agevole.

Inoltre, importante è il processo di detossinazione del fegato, perché la collocazione del grasso addominale favorisce il trasporto di acidi grassi al fegato attraverso la vena porta.

In ogni caso qualsiasi regime alimentare deve essere preceduto da una depurazione del fegato, affinché la sua rigenerazione energetica sia di supporto all’impegno che dovremo mettere nel modificare la nostra alimentazione e nell’introdurre il movimento fisico.

Per quanto riguarda l’esercizio fisico, invece, evitiamo sforzi immani, senza allenamento, come: corsa, addominali e flessioni che possono risultare controproducenti.

La camminata, per i primi tempi limitata in durata e intensità, ma poi sempre più da incrementare, deve divenire la buona abitudine quotidiana da introdurre nello stile di vita. Aiuta a potenziare il fiato, a sollecitare la circolazione arteriosa e venosa, a bruciare zuccheri prima e grassi poi e a ridurre l’adipe addominale. Non aspettiamoci risultati eclatanti all’inizio, perché il processo sarà lento, ma graduale e nel medio termine darà ottimi risultati.


Commenti: 0
Nessun commento
Lascia un commento

Il tuo indirizzo E-Mail non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono marcati con *