Il mal di testa è un malessere molto frequente che, però, non deve essere svalutato. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che circa il 50% della popolazione mondiale ne soffre. Molti preferisco l’automedicazione, ma è consigliabile rivolgersi ad uno specialista per fare esami approfonditi. L’emicrania, infatti, è un fenomeno che non va mai via definitivamente ma che tende a ricomparire. In alcuni soggetti, poi, è più frequente che in altri. Il mal di testa può rivelarsi invalidante per chi ne è affetto, addirittura arrivando a rallentare le normali attività quotidiane.

Esistono due tipi di questo malessere:

• Mal di testa primario: non vi sono particolari condizioni cliniche che scatenano il fenomeno;

• Mal di testa secondario: l’emicrania scaturisce da altre patologie che bisogna indagare.

Classificazioni del mal di testa

Il mal di testa può essere il risultato di fattori come stress, bruxsismo, gravidanza, allergie e anche di assunzione di alimenti come vino o caffè. Non solo primarie e secondarie, è necessario fare una ulteriore classificazione tra le varietà di cefalee esistenti.

Tra le cefalee primarie vi sono:

• cefalea a grappolo: il dolore si manifesta in modo fulmineo e può durare circa 3 ore. Colpisce prevalentemente gli individui di sesso maschile e si verifica periodicamente. I fattori esterni scatenanti sono assunzione di alcol, sonno e stress. I sintomi più frequenti sono lacrimazione, ostruzione nasale, rimpicciolimento delle pupille e sudorazione;

• cefalea tensiva: deriva da ansia, stress, abuso di farmaci, depressione o postura errata. Il dolore si concentra ai lati del cranio e può durare da pochi minuti a intere giornate. L’attività fisica può aiutare ad alleviare il malessere;

• emicrania: è la più conosciuta e anche la più diffusa. Essa colpisce prevalentemente il genere femminile e può persistere dalle 4 alle 72 ore. I sintomi possono essere molto intensi con fitte pulsanti su un lato specifico della testa, sensibilità alla luce e ai suoni, nausea e vomito.

Sul fronte delle cefalee secondarie, invece, le origini sono da ricercare in altre malattie come tumori, ictus, ansia, depressione, trauma cranico, cervicale, disturbi vascolari e molto altro. Una volta appresa l’origine del problema, comunque, si potrà attuare una terapia che estirpi anche il dolore.

Si può scongiurare il mal di testa?

Vi sono numerosi farmaci utili a placare il dolore, ma prima di ricorrervi è consigliabile recarsi dal medico per capire da dove prendere origine il fenomeno. È necessario farlo soprattutto se il dolore si manifesta con una certa frequenza.

Una volta effettuati i dovuti esami, si capirà la cura più adatta. Se si tratta di cefalee primarie, bastano i farmaci da banco prescritti dal medico. Se si soffre di cefalee secondarie, invece, le cure da seguire saranno più specifiche e verranno indicate dallo specialista volta per volta.